Il Giudice ha ritenuto prevalente l’obbligo del datore di lavoro di tutelare l’integrità psicofisica dei dipendenti.
Il potere disciplinare, funzionalmente collegato col potere direttivo esercitato dall’imprenditore, concorre evidentemente a caratterizzare la subordinazione ed interviene in caso di inadempimento o inesatto adempimento da parte del lavoratore.
Il Tribunale di Palermo condanna Glovo a reintegrare il lavoratore a tempo indeterminato ed al pagamento delle differenze retributive.
“Ai fini della sussistenza di una situazione di incapacità di intendere e di volere (quale prevista dall’art. 428 c.c.), costituente causa di annullamento del negozio, non occorre la totale privazione delle facoltà intellettive e volitive, essendo sufficiente un turbamento psichico tale da impedire la formazione di una volontà cosciente,