La Suprema Corte, con interessante decisione del 28 maggio 2018 (Pres. A. Manna; est. M. Lorito), ha confermato la sentenza della Corte d'Appello di Roma del 18 maggio con la quale, il giudice del gravame, con articolata e completa motivazione, in riforma della pronuncia resa dal Tribunale, rigettava la domanda proposta dal dipendente della società, intesa a conseguire l'annullamento del licenziamento per giusta causa intimatogli in data 20/10/2010, con gli effetti reintegratori e risarcitori sanciti dall'art.18 1.300/70.